con Matilde Cassani, Piero Gilardi, Karrabing Film Collective, Len Lye, Jumana Manna, Jonatah Manno, Silvia Mariotti, Francis Offman, Francesco Simeti, Nicola Toffolini, Micha Zweifel
a cura di Caterina Riva
Le artiste, gli artisti e i collettivi invitati alla mostra tracciano mappe eccentriche che si spingono dal Mediterraneo fino al Pacifico e all’Artico e delineano contesti ambientali ibridi, sognati, contaminati, stimolando la nostra percezione attraverso opere (film, installazioni, pittura, disegni, fotografie) messe in relazione nelle sale del MACTE.
Il titolo della mostra riprende il saggio del 1989 del filosofo francese Felix Guattari in cui si riferisce a tre ecologie: quella dell’ambiente, quella sociale e quella mentale. La mostra, pensata e posticipata a più riprese a causa della pandemia, dà spazio ad opere e ricerche che si sono spesso confrontate con luoghi sia a livello estetico che sociale e che relativizzano il rapporto tra natura e cultura in base anche alle coordinate geografiche. La mostra, articolata in tutti gli spazi del museo è da immaginarsi come un organismo, in cui coesistono persone, materiali ed idee.