Il progetto Bruno’s House di Salvatore Arancio, vincitore dell'avviso pubblico PAC2021 - Piano per l'Arte Contemporanea promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, consiste in un gruppo di nuovi lavori realizzati per il MACTE, che rielaborano le suggestioni scaturite dalla visita di Arancio al Bruno Weber Park, non lontano da Zurigo.
Questo grande parco di sculture, sviluppato tra la metà degli anni Sessanta e l’inizio dei Duemila dall’architetto e artista svizzero Bruno Weber, è ispirato dalla mitologia orientale e dai racconti popolari europei, si mostra ai visitatori come un luogo fuori dall’ordinario, con sculture che si possono toccare, attraversare e utilizzare, e che stimolano nel loro insieme una piacevole esperienza estetica immersiva. Un contro-mondo, che secondo Weber propone una dimensione surreale in contrasto alla realtà sempre più desolata dagli sviluppi tecnologici ed economici della seconda metà del XX secolo.
Salvatore Arancio, entusiasta di questo ambiente fantasmagorico, lo traspone nel suo immaginario artistico giocoso e voluttuoso, con una nuova serie di sculture che proseguono la sua produzione in ceramica con fiammeggianti smaltature realizzate durante una residenza in Ungheria e una nuova lavorazione di formelle in bronzo, che diventeranno le facce di una seduta messa in opera nel giardino del MACTE per diventarne un’attrazione permanente.
Bruno’s House è anche un video, con riprese di Arancio e musiche originali del musicista Robin Rimbaud-Scanner, il cui trailer è ora visibile su MACTE Digital. Il video ricompone un viaggio psichedelico tra le architetture e le sculture che animano il parco svizzero, creando di spazio e tempo di evasione dalle brutture del quotidiano.
I nuovi lavori che compongono Bruno’s House verranno presentati al pubblico il 23 settembre 2023 insieme a Salvatore Arancio per entrare nella collezione permanente del museo. La mostra personale dell’artista al MACTE si terrà invece a giugno 2024.
Salvatore Arancio (Catania, 1974) attraverso la ceramica, l'incisione, il collage, l'animazione e il video, indaga il potenziale delle immagini. Ogni aspetto della sua pratica infatti interseca le loro origini e rappresentazione: siano esse naturali e artificiali, minerali e vegetali, scientifiche e mitologiche, mirando a creare una sorta di atlante della confusione. I suoi lavori sono stati esposti in istituzioni e rassegne internazionali, tra cui: La Biennale di Venezia (2017); MO.CO, Montpellier, (2022); MAXXI, L’Aquila (2021); Museo del Novecento, Firenze (2019); Bardo National Museum, Tunisi (2019); Foundacion Arte, Buenos Aires (2016); BI- CITY Biennale of Urbanism/Architecture, Shenzen (2020); Hayward Gallery, Londra (2022); Manif D’Art 5, The Quebec City Biennal, Canada (2010); Prague Biennale 4 (2009); Whitechapel Gallery, London (2018), Kunsthalle Winterthur, Svizzera (2016); Museo Tamayo Mexico (2013).
ll progetto è vincitore dell'avviso pubblico PAC2021 - Piano per l’Arte Contemporanea promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.