"La musicale organizzazione spaziale presente tra i vuoti delle singole musive delle "Tramas" di Pilar Lacruz, mette in luce una sotterranea quanto invisibile "forza cinetica" di matrice non già "op" o virtuale, ma architetturale. L'artista valenciana, pur riproponendo i paradigmi della "Geometria frattale", con la miriade di immagini annidate una nell'altra, visualizzabili ingrandendo di volta in volta questo o quel dettaglio - effettua una sorta di scissione atomica di un'immaginaria, monolitica cellula-matrice frattale, generando una specie di "sub-cellule" (le singole isole dell'arcipelago) autosomiglianti secondo i dettami della geometria mandelbrotiana".
Testo di Antonio Gasbarrini tratto dal catalogo del 51° Premio Termoli – Tracker Art, Juliet Editrice, 2007