Porta pittura dei riccioli 2015
6 tele + 1 tavola, espositore
cm
ciascuna 50 x 40 cm
LX Premio Termoli 2016
Foto: Gianluca Di Ioia
testo di Sofia Silva

Per Riccardo Baruzzi il quadro è oggetto tra gli oggetti e come tale va trasportato, spostato, scelto. I quadri del Porta Pittura possono essere fruiti in maniera contemplativa, ma Baruzzi intende in particolar modo sollecitare la relazione non contemplativa tra l’individuo e il dipinto. I Porta Pittura infatti invitano le persone ad avvicinarsi alla pittura in maniera attiva.

Il primo Porta Pittura nasce nel 2010, da allora Riccardo Baruzzi ne ha realizzati dai due ai tre ogni anno. Nel tempo i Porta Pittura hanno attraversato e raccolto i mutamenti intrinseci alla ricerca pittorica dell’artista: i primi sono materici, stampati tramite la pressione d’oggetti intinti nel colore, altri si distinguono per la ripetizione di un processo che alterna pittura di fronte e di retro, alcuni sono dedicati ad astrazioni della pittura di paesaggio, altri ancora propongono soggetti figurativi.

Il Porta pittura dei riccioli (2015), vincitore della 60esima edizione del Premio Termoli, contiene sei tele (una di lino grezzo, cinque di cotone) e una tavola, e presenta la ripetizione di un segno caro all’artista, il riccio per l’appunto, che in più opere simboleggia la rinuncia alla gravità e a un senso prospettico della composizione, a favore di un orizzonte visivo fragile, effimero, aleatorio. Baruzzi è un pescatore di linee che ripone ricci e spirali nel proprio cesto restituendo con pochi segni perfetti il sentimento di un’immagine perduta. Nel Porta pittura dei riccioli ogni riccio ha una propria temperatura nonché un carattere preciso, capaci di evocare una storia senza bisogno d’altro.

Il Porta Pittura è un dispositivo scultoreo che intende attivare una fruizione dinamica della serie pittorica in esso contenuta. Chi acquisisce un Porta Pittura dispone di sette, dieci o più tele ordinate in una struttura modulare posta a pavimento o su un piedistallo. Al collezionista o al curatore in definitivo o temporaneo possesso del Porta Pittura è concessa la possibilità di cambiare l’ordine e la sequenza delle tele che ne fanno parte. Alcune tele, anche tutte, possono essere sottratte al dispositivo ed espostea parete, persino a considerevole distanza dal Porta Pittura. In base alla selezione di dipinti che si sceglie di esporre, è possibile creare numerose combinazioni nonché allestimenti inediti della serie pittorica data.

Il Porta Pittura stimola una fruizione dinamica della disciplina pittorica, comunemente considerata la più preziosa e statica tra le arti; inoltre interroga la dipendenza tra l’opera d’arte e il suo display, la sua modalità espositiva, che ne condiziona notevolmente la fruizione da parte dello spettatore. Le molteplici possibilità espositive insite nel Porta Pittura minano il potere del display, aprendolo a una dimensione ludica, mutevole e soprattutto individuale, strettamente legata alla persona che attiva l’opera.